Che cosa determina il valore di una moneta antica?

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Moneta datata “I645”.

Ci sono molti collezionisti di monete in giro. Pochi però se ne intendono davvero e ne conoscono la storia. Meno ancora sono i numismatici veri e appassionati.
Ma che cosa determina il prezzo di un conio? Diversi fattori ma tre in sostanza:

        • La scarsità o rarità costituisce un fattore determinante per stabilirne il valore. In linea generale, quanto più rara una moneta è, tanto più vale. Si noti che la rarità ha poco a che fare con l’età di una moneta. Molte emissioni cinesi vecchie di ben mille anni hanno scarso valore poiché sono comunissime. Altre, recenti ma coniate in pochi esemplari raggiungono stime elevatissime.
        • La condizione o grado di conservazione della medaglia influenzerà parecchio il sua valore. Migliore è la condizione di una moneta e migliore sarà la sua valutazione di mercato. Una moneta fior di conio in uno stato impeccabile potrebbe valere centinaia di volte più di un esemplare dello stesso conio in buone condizioni, ma usurato dal fatto di essere stato in circolazione per lungo tempo.
        • L’interesse, quindi la richiesta, per un particolare conio da parte dei collezionisti può influenzare, anche notevolmente, il valore di una moneta. Pertanto, i conii antichi con la data “vecchio stile” potranno raggiungere valori inestimabili in futuro.

Mi riferisco, in particolare alle monete in cui la data veniva scritta utilizzando una I oppure una J oppure una lettera greca χ in luogo del numero uno. In genere, monete antecedenti il (1)800. Ciò perché sta a testimoniare che un cambiamento del calendario è avvenuto tramite l’addizione di mille anni alla Storia.

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Lettera greca χ impiegata due volte al posto della cifra ‘1’ in una moneta russa.
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Moneta inglese del “J7JJ”

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